su di me







Clara Conceprio Sangiorgio, scultrice

Clara discende da una famiglia di cavisti e scultori e inizia la sua formazione professionale a Carrara all’accademia delle Belle Arti e concludendola, ottenendo il diploma, presso l’Ècole superiore d’art visuel a Ginevra.

Ha al suo attivo diverse opere pubbliche soprattutto nell’ambito pubblico e quello dell’Arte Sacra, che prescinde dall’aspetto religioso, essendo questa particolare forma d’arte parte integrante della nostra vita e cultura. 

Ha imparato l’arte musiva con l’aiuto di Alessandro Gambarini e ha avuto l’onore di essere la prima donna ticinese a realizzare un altare sul suolo ticinese (chiesa parrocchiale di Dongio). 

Nel suo curriculum artistico spicca anche l’intero lavoro di rinnovo di un nuovo spazio liturgico all’interno della casa anziani di  San Nazzaro, che include tutti gli elementi liturgici: grande vetrata artistica, altare, ambone, portacandele,  tabernacolo, acquasantiera e bassorilievo della Madonna.
L’opera in memoria del defunto vescovo Eugenio Corecco, rilievo in gneiss di 4 metri d’altezza, inserita nel foyer della nuova sede della facoltà di Teologia del campus universitario di Lugano.
L’opera, intitolata “Germoglio”, alta quasi tre metri scolpita in gneiss della Riviera, eseguita per la commemorazione del centenario della fusione di Daro con Bellinzona e ubicata in una caratteristica piazza del centro storico. 
Progetta e realizza “Il Volo dei volantini” scultura in acciaio  alta 3 metri, opera in memoria di Giovanni Bassanesi, posata a Lodrino. 
Questi e altri incarichi la forgiano a interpretare le esigenze dei singoli committenti, e con una innata sensibilità riesce  sempre a dare spazio alla propria espressività artistica,  intervenendo in modo mirato, originale.

Clara è anche conosciuta per le sue “scale in granito”, grandi monoliti in gneiss , di forme e lavorazioni essenziali e spigolose, che vogliono toccare il cielo come le montagne circostanti la sua abitazione in Valle di Blenio.

Entrando nel suo “atelier di terra” invece, lo sguardo viene calamitato da insolite sculture a forma di “mandorle” di varie dimensioni che occhieggiano qua e là.
Impossibile non notarle!
Forme arcaiche che ricordano un inizio, il seme della vita da cui nasce qualcosa. 
Una diversa dall’altra, realizzate in ceramica, poi rifinite secondo l’ispirazione del momento.


Clara rivela un’anima da artista poliedrica e vive e lavora in val di Blenio a Corzoneso fra arte, famiglia, amici e musica.

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